lunedì 25 giugno 2012

Il ministro Passera in commissione trasporti

Giovedì 21 giugno il Ministro Corrado Passera si è presentato alla Camera dei deputati in commissione trasporti a riferire sul caso poste. Su Reuters si trova parte del suo intervento: dopo aver parlato di come Poste sia stata brava a reinventarsi nel tempo, diventando leader in molti servizi, affronta la questione esuberi ed appalti:

"Non ci sono in programma esuberi o licenziamenti, su questo vigileremo. Tutto quanto si sta creando di esubero interno, viene per ora inteso riassorbito, ma pensare di riassorbire anche il personale degli appalti è molto molto difficile", ha esordito il ministro.
Passera, rispondendo alle domande di alcuni parlamentari che chiedevano maggiore liberalizzazione nei servizi, ha spiegato di non "essere dello stesso avviso circa la necessità ulteriori liberalizzazioni. Dobbiamo tenere quello che rende all'interno, sia pure rispettando le direttive europee, altrimenti il costo del servizio universale aumenta"
Quindi: nessun dipendente di Poste verrà licenziato, ma è folle pensare a un riassorbimento del personale degli appalti, come teorizzare la liberalizzazione del mercato postale (che, sottolineo, per un paio di giorni era stata promossa proprio da lui all'interno del decreto liberalizzazioni).
Non mi sorprende l'intervento, quanto una semplice formalità: ad oggi nessuno di noi ha chiesto di essere assunto da Poste. Noi vogliamo fare il nostro lavoro, svolgerlo all'interno delle "nostre" aziende, chiediamo dei bandi di gara differenti.
Ho scritto con questo piccolo dilemma all'on.Silvia Velo, che mi ha girato il suo comunicato stampa:

Poste: Velo (Pd), confermate nostre preoccupazioni dopo audizione di Passera
 Si apre un problema sociale: il governo lo affrontiL’audizione del ministro Corrado Passera conferma le nostre preoccupazioni sul futuro di Poste Italiane: in seguito al piano di ristrutturazione si apre un problema sociale che il governo deve affrontare”. Lo afferma Silvia Velo, deputata del Pd e vicepresidente della Commissione Trasporti di Montecitorio, dopo l’audizione del ministro dello Sviluppo, Corrado Passera.
 “Abbiamo chiesto al ministro – spiega Velo - quale sarà il futuro dei lavoratori di Poste italiane e del servizio offerto dall’azienda che appare sempre meno efficiente, come confermano le numerosissime segnalazioni e denunce di cittadini. La risposta è stata che il governo sostanzialmente condivide il piano di ristrutturazione annunciato da Poste Spa. Il ministro, tuttavia, rassicura sul fatto che non ci saranno licenziamenti ma ricollocazioni per i dipendenti mentre nessuna garanzia può essere data per chi lavora nelle aziende appaltanti, così come non c’è certezza per alcuni centri di movimentazione: quello di Pisa, ad esempio, rischia la chiusura. Non possiamo perciò non confermare le nostre preoccupazioni e chiedere al governo – conclude Velo -  di farsi carico del problema sociale che sta per aprirsi in seguito al piano di ristrutturazione”.
Roma, 21 giugno 2012
Ci uniamo alla voce di Silvia Velo: chiediamo al governo di farsi carico del problema sociale. Di tutti i problemi sociali. Il terremoto in Emilia non sarà, come detto dal nostro premier, stata colpa del governo. Ma nemmeno degli emiliani dico io. Il piano di ristrutturazione di Poste non sarà colpa del governo (per quanto lo condivida pienamente), ma non è nemmeno colpa nostra.

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